Alessandra 27 Giugno 2008
Entro nel capannone e vedo che era tutto diverso,era totalmente vuoto , e tutto colorato di bianco, all’entrata c’era una scrivania color ciliegio e dietro a questa scrivania seduto su una sedia antica di legno rivestita di pelle di color nero c’era un giocatore di pallone e di fianco in piedi c’era Teresa vestita di nero, quest’uomo era moro, alto, ben piazzato ed abbronzato,aveva i capelli raccolti con l’elastico formando un piccolo codino, di fronte c’era una stanza tutta bianca,tappezzata di tante foto di Gerardo,rimaneva solo il bordo in alto di colore bianco,tante ne erano le foto di Gerardo,nel mezzo di questa stanza c’era un grande tavolo antico di legno scuro con un grande addobbo al centro e tante sedie intorno,le sedie erano di legno scuro rivestite di pelle nera con borchie oro, sia il tavolo che le sedie erano di uno stile antichissimo,di quelli stile barocchi imperiali antichi.
La presenza di quest’uomo mi irritava,mi infastidiva vederlo nelle cose di Gerardo,al posto di Gerardo,ad un tratto questo entra in questa stanza e si siede al tavolo e io domandai a Teresa… ma come fai a stare con lui, non puoi fare questo a Gerry e Teresa rispose… quando stò con lui è come se stessi con Gerardo ed io le risposi… sei fuori di testa,non sei più tu, non puoi comportarti così.
Dopo dalla stanza esce quest’uomo ed io dissi..adesso entro io voglio parlare con Gerardo.. ma Teresa mi disse.. no tu no, non puoi entrare, ci posso entrare solo io!! Ed io allora le dissi e perché a lui lo fai entrare,perché lui si ed io no!!!
Teresa mi disse.. adesso ci devo parlare io con Gerardo e quindi non puoi entrare. Quella stanza nel sogno mi rappresentava Gerardo,chi entrava incontrava Gerardo… Gerardo era la stanza!!
Mentre ero fuori anche se non c’era ma era presente l’ombra di quest’uomo,e mentre così mi vidi Gerry davanti a me e mi disse… Alessà ci devi parlare tu,ci devi parlare tu,io non voglio assolutamente che fa quello che sta facendo. Anche quando parlavo con Gerry sentivo la presenza di quest’uomo,forse nemmeno l’ombra , ma la certezza che era presente
Dopo aver parlato con Gerardo irrompo nella stanza e vidi all’angolo del tavolo seduti Teresa l’ombra di due bambini ,un maschietto ed una femminuccia di circa 2-3 anni e quest’ uomo, sapevo che i bambini erano solo di Teresa, e mi meravigliai della presenza dei bambini
Mi rivolsi a quest’uomo e gli dissi …. ma tu la sai la sua situazione? Lo sai che lei sta con te solo per ricordare Gerardo..come fai a starci?
Lui mi risponde… a me va bene così, perché anch’io devo dimenticare…
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