ti ho sognato
eri in ospedale ho rivissuto le ultime ore prima che andavi via ,la disperazione di non poter cambiare le cose,l'impotenza di non poter far nulla,essere impotenti,dover star lì senza poter far nulla..il vuoto..lo svuotamento totale che ti logora l'anima.
chiedevo a Dio di darci un'altra possibilità di farci tornare indietro col tempo in modo da non commettere l'errore di farti curare male di evitare quei sbagli medici, Dio ci ha ascoltato però alla fine , anche cambiando le cose ,le scelte tu eri a letto in ospedale e mi hai detto... "è inutile,anche cambiando le scelte,devo andare via perchè è scritto così,come e perchè,non ha importanza è arrivato il momento di andare,e non si può cambiare."
stavamo cercando casa a poco prezzo economica,per me ,ma non so perchè, mi trovavo con mamma e c'era anche la signora ciullo,disse che una sua conoscente lasciava la casa e voleva poco,vendeva a basso prezzo,così andammo, l'appartamento era all ultimo piano le scale erano strette come quelle che stanno a casa,per passare su l'ultima rampa di scale era difficile perchè una caldaia nera sporgeva e chiudeva il passaggio,quindi dovevamo o scavalcare la ringhiera o passare piegandoci sotto la caldaia , entrando vedemmo che era enorme,lussuosa,tutta di marmo , un terrazzo coperto ,grande sulla sx,mi affacciai c'erano delle persone che non conoscevo uomini e donne,un salone grande enorme e c'era sulla dx già il nostro divanosopra c'erano sedute delle persone,più avanti tra gli archi e le colonne sempre di marmo candido e lucido c'era una tavola di cristallo, ci sedemmo,e alle nostre spalle c'era una cucina, ma non era proprio una cucina anche se non ci girammo per vedere,si sentivano le voci di tanta gente,davanti a noi c'era un enorme corridoio largo , parallelo al terrazzo,tutto era così luminoso,c'era una pace soave,mamma disse forse questa casa appartiene a gente losca perchè non si spiega altrimenti di come mai la vendono a basso prezzo, ad un tratto un uomo si avvicina e ci dice di aspettare che avrebbe chiamato la signora,la padrona di casa.
all'improvviso mi sono ritrovata in un corridoio di un ospedale, in fondo sulla dx c'erano delle scale ,era tutto in penombra,affianco alle scale c'era una donna mi sembrava Maddalena ringiovanita, mi guardava e piangeva,mentre la guardavo ad un tratto ho visto Gerardo,ma mi scappava,fuggiva da me...non capivo perchè..ma era così ,lo vedevo correre , io lo seguivo,correvo..correvo tanto per raggiungerlo,ma lui era più veloce,ma non lo mollavo..Gerardo prese le scale scendeva giù,io gli stavo sempre dietro non lo mollavo,non potevo e non volevo mollarlo,passai d'avanti a questa donna,piangendo mi disse disperata
ad un tratto mi ritrovai a San Mariano ,c'era giù come vicina quella dona che piangeva tanto per me era tanto in pensiero,io ero malata avevo il cancro ,anche lei l'aveva,mi ricordo che avevo la voce di Gerardo in mente che mi rimproverarava, perchè me l'ero presa con le mie mani,perchè non mi ero curata l'adenoma che ho in testa.
un giorno all'improvviso ,non so se ero anch'io morta ,perchè e come se c'ero ma nessuno mi vedeva,comunque mamma chiese notizie di quella signora che ripeto credo proprio che era Maddalena,una donna le disse che non c'era più,che era morta,così all'improvviso,allora mamma le disse: ma prima o dopo Teresa.
ad un tratto mi ritrovai nella cucina di san mariano,mamma era di spalle alla finestra quella del cucinino,stirava,la guardavo ,vedevo che era triste,poi come se finalmente mi vedesse , sgranò gli occhi,piangeva tanto, gli occhi erano consumati dalle lacrime,rossi,disperati,stirava e piangeva.
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