domenica 2 marzo 2008

venerdì 22 febbraio 2008

25 ° sogno

finalmente tu ho risognato

mi ricordo che eravamo in un posto ,era sera,tu non stavi bene poi la bara ,ti misero dentro il dolore quel atroce dolore di averti perso mi avvicinai a te ti accarezzavo,e ad un tratto ti svegliasti,ti alzasti ti salvasti, e uscisti dalla bara quella era la prima volta ed erano stati chiamati anche i tuoi ,però poi di nuovo una seconda volta ,non ricordo se ho rivissuto le scene non me lo ricordo ma era accaduto di nuovo ma stavolta all'improvviso quando meno ce lo aspettavamo te ne andasti per sempre li non ti salvasti e cosi mi lasciasti ,ma i tuoi non ci furono o meglio non li chiamai,il sogno è stato molto agitato mi ritrovavo all'improvviso in altri luoghi ,in un pulman dove ero da sola in mezzo alla folla scesi dal pullman e camminavo tra la gente sbandata,confusa,camminavo credo su una riviera c'era una panchina fatta a cerchio nell'andare passai davanti ad una macchina e c'erano prima 2 uomini,li salutai nel sogno li conoscevo erano delle persone importanti come se stesero anche in televisione per la loro importanza,mi andai a sedere su questa panchina mi sdraiai ,mi accovacciai per addormentarmi e per prendere un po di luce ,ma non ce ne era tanta anche se era giorno di raggi di sole non ce ne erano,mi girai verso la macchina perché mi sentivo osservata e vidi che dietro quei due sul posteriore c'era un altro uomo ma ,

ad un tratto mi ritrovai come se fossi prigioniera di un uomo,ma non ero la sola ,dovevamo svuotare delle buste di spazzatura e metterci dentro della terra,c'erano delle pale mi ricordo che ne presi una e con me c'era una donna le impugnammo e quell'uomo era proprio li davanti a noi ,con gli occhi feci capire all'altra donna di volerlo colpire ma mi fece segno di no perchè non era cattivo allora ci mettemmo a riempire e svuotare queste buste,eravamo sempre su questa riviera,ma dovevamo fare di fretta di nascosto,altre persone furono liberate perché ci offrimmo volontarie di farlo noi ,io e altri o altre non ricordo,dopo d'incanto mi sono ritrovata tipo in uno spazio dove non esiste niente di terreno,come se fossi diventata solo pensiero ma vedevo il mio corpo,ero normale solo che non camminavo sulla terra ma nel vuoto,e all'improvviso ti ebbi di faccia,eravamo viso a viso,e mi dicesti con la tua espressione da bambino dolce che rammaricato non vuol perdere il suo giocattolo mi hai detto ... Mò ma non puoi fare nulla ..non puoi fare prorpio niente per il negozio il mio sogno.........quell'espressione dolce ingenua di rassegnazione ,e quei tuoi occhioni che tanto dicevano,ma in me stessa mi sono detta oramai come faccio,si è tutto così complicato,come faccio.

mi sono svegliata con la tua domanda,e non so cosa devo fare adesso,una cosa è certa che al risveglio era quasi scomparso il sogno ma poi mentre lo scrivevo me lo sono ricordata non tutto ma una parte importante.

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